Cristina Mastrandrea
Rome, RM, Italia
Cristina Mastrandrea, fotogiornalista.
Nata a Ivrea (To) nel 1969, dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università di Torino con specializzazione in Sociologia della Comunicazione si diploma all’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (ISFCI) di Roma dove attualmente vive. Il suo primo progetto fotografico è sui giovani rapper palestinesi.
Tra il 2011 e il 2012 ha documentato la crisi economica e le condizioni del lavoro in Italia: l’occupazione di una fabbrica da parte di un gruppo di operaie della Tacconi Sud di Latina, il dramma dell’Iva, l’occupazione di una petroliera da parte di alcuni operari del cantiere navale di Trapani.
Nel 2013 inizia a documentare le donne nella Tunisia post rivoluzione, qui incontra per la prima volta Amina Tyler (Sboui), la ragazza tunisina che ha postato le sue foto in topless su Facebook , per protestare contro la morale islamica. E’ stata la prima a fotografare Amina, non ancora conosciuta dai media e ad intervistarla in esclusiva per RAI NEWS24. Il suo lavoro viene pubblicato per la prima volta in Italia su Vanity Fair e GIOIA e vince 3 menzioni d’onore all’IPA (International Photography Awards 2013). Da questo momento inizia a produrre anche servizi televisivi e approfondimenti video, dei quali cura sia le riprese che il montaggio.
Nel 2014 ha iniziato un nuovo progetto video fotografico “Victimas”, sulle donne indigene e migranti, detenute nel carcere di San Cristóbal de Las Casas (Chiapas - Messico). Donne condannate per omicidio per aver ucciso per legittima difesa, in quanto vittime di violenza sessuale.
Nell’ottobre 2014 ritorna in Tunisia e, attraverso la voce delle madri, racconta il fenomeno dei giovani fighters tunisini arruolati nell’ISIS con un servizio fotografico e video. A fine anno entra a Gaza per documentare la situazione della Striscia, dopo l’attacco israeliano. Il suo ultimo lavoro sui giovani cubani nell’era del cambiamento e delle nuove tecnologie.
